Ingredienti | Cosa ci dobbiamo procurare:
Per la pasta brisée
- 200 g di farina di tipo 1
- 125 g di burro da agricoltura biologica
- sale
- acqua
Per il ripieno
- 1,5 kg di mele
- 150 g di burro da agricoltura biologica
- 200 g di zucchero
- 10 cl di acqua
- cannella in polvere
Esecuzione | Come la prepariamo:
Prepariamo la pasta brisée e teniamola in un luogo fresco (preferibilmente in frigorifero) per almeno un paio d’ore. Sbucciamo le mele e tagliamole a fette piuttosto grandi (non devono disfarsi durante la cottura) e cuociamole per 20 minuti in acqua, a fuoco basso, con 80 g di burro e 80 g di zucchero. A cottura ultimata togliamo dal fuoco e facciamo freddare. Foderiamo una teglia a cerniera con uno strato di pasta. Spolveriamo con 40 g di zucchero e cannella. Stendiamovi tutti gli spicchi di mela. Aggiungiamo altri 40 g di burro in fiocchi e una bella spolverata di cannella. Chiudiamo la parte superiore con un altro strato di pasta e pennelliamo la parte superiore con il restante burro. Inforniamo a 180° per almeno 45 minuti, finché la parte superiore del dolce non risulti dorata. Serviamo fredda o appena tiepida.
Curiosità:
Sebbene questa ricetta venga menzionata all’interno di un trattato del Cinquecento, la sua origine è certamente molto più antica; troviamo preparazioni simili anche in ricettari medievali. La cannella era largamente utilizzata nella cucina medievale. E’ possibile che il nome di questa torta derivi dal fatto che l’accostamento di questa spezia alle mele fa pensare alle preparazioni tipicamente tedesche o altoatesine. Questa pietanza, semplicissima da preparare, risulta molto gustosa al palato e friabile soprattutto per l’impiego del burro nella cottura a fuoco lento delle mele.
Fonte: Cristoforo di Messisbugo, Libro novo nel qual si insegna a far d’ogni sorte di vivanda
Suggerimenti:
Questa torta risulta abbastanza dolce al palato, per l’aggiunta dello zucchero alle mele che sono già, di per sé, abbastanza dolci. Se non si amano troppo i sapori così decisi si consiglia di diminuire a piacimento la quantità di zucchero (sebbene vada detto, però, che in epoca medievale i dolci erano molto dolci!). Durante la cottura delle mele è possibile che non tutta l’acqua non riesca ad evaporare: si consiglia, pertanto, di scolare il liquido in eccesso prima di farcire la torta.
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